La mission
Il mio approccio professionale è principalmente ispirato alla massima attenzione alla dimensione personale ed alla concretezza dell’azione, privilegiando le attività stragiudiziali e limitando dove possibile quelle giudiziarie, extrema ratio della tutela dei diritti. La correttezza di un tale approccio è attualmente confermata anche dallo stato di grave dissesto del sistema giustizia italiano, soccorso dal massiccio e sistematico utilizzo della magistratura 'onoraria', fortemente orientato alla c.d. 'degiurisdizionalizzazione', con intento deflattivo del contenzioso giudiziale in ambito sia civile (mediazione e negoziazione assistita) che penale (tentativi di conciliazione, messa in prova, ampliamento dei casi di non punibilità per tenuità del fatto, depenalizzazione dei reati lievi). In ambito patrimoniale, le insolvenze oggi si manifestano normalmente quando le garanzie patrimoniali si sono dissolte. La cultura dei diritti ad ogni costo richiede l’iimpiego di ingenti risorse economiche e psicologiche, e si rivela spesso irrealizzabile o addirittura perdente. Per questo, senza rinunciare di impegnarmi, con tenacia, fermezza e competenza, nelle grandi battaglie giudiziarie, quando necessarie o inevitabili, mi considero un semplice artigiano del diritto, impegnato prima di tutto nella ricerca degli obbiettivi concreti, sostenibili e raggiungibili nel caso pratico. Il contenzioso assorbe e brucia ingenti e preziose energie patrimoniali e psicologiche. Quando è possibile, la quiete di una vita, o di una attività professionale o imprenditoriale, tranquilla e, se possibile, riconciliata, non ha, invece, prezzo.