Depenalizzazioni ed omicidio stradale

Durante l’assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA), tenutasi il 18 dicembre 2015, l’organo rappresentativo ha chiarito le proprie posizioni in merito a depenalizzazioni e omicidio stradale

Depenalizzazioni... L’OUA ha manifestato la propria soddisfazione in merito alla scelta del Governo di esercitare la delega sulle depenalizzazioni.
In particolare, l’Organismo rappresentativo ha rilevato la necessità di escludere dal novero delle condotte penalmente rilevanti tutti gli agiti che siano privi di allarme sociale, esprimendo dispiacere per l’esclusione di talune fattispecie di illeciti, comprese nel Testo Unico dell’Immigrazione e nel codice penale (a titolo esemplificativo, l’art. 10 – bis T.U.).
L’Organismo ha, infine, indirizzato delle critiche alla scelta di sottoporre alcuni reati a sanzioni pecuniarie civili, in considerazione del carico oneroso della giustizia civile e dei costi relativi al contenzioso.

..E omicidio stradale. In vista della prossima approvazione della normativa relativa all’omicidio stradale, la commissione penale dell’OUA ha evidenziato alcuni nodi critici del disegno di legge, introduttivo di due nuove fattispecie di reato: omicidio stradale (art. 589 –bis c.p.) e lesioni personali stradali (art. 590 – bis c.p.).
L’OUA ha sottolineato come le novità normative introdotte si preoccupino di soddisfare l’opinione pubblica attraverso un aumento delle pene, senza indirizzare le dovute attenzioni alla prevenzione.
Secondo l’Organismo il reato di omicidio stradale, di natura colposa, verrebbe ad essere punito con sanzioni assimilabili a quelle previste per l’omicidio volontario, con conseguente mancato rispetto dei principi costituzionali di ragionevolezza e proporzionalità.
Nel mirino dell’OUA anche le circostanze aggravanti previste per l’illecito di omicidio stradale; appare complicato, secondo l’Organismo, identificare quale sia l’elemento aggravante riscontrabile nell’assenza di assicurazione in capo al conducente.
Fortemente criticata, infine, la decisione di prevedere l’arresto obbligatorio per questa tipologia di condotte, in relazione al fatto che la ratio di tale misura consiste nello scongiurare la commissione di altri reati.

(da D&G 9-1-2016)